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Maria D’Asaro    (pubblicato su  “100NOVE” n.38 del 5.10.2017)

Dopo la strage di Capaci, il nome di Falcone è stato a volte sfruttato: ad esempio, da chi ha scritto libelli poco significativi o da millantatori di azioni antimafia poco genuine.

Tra chi ha utilizzato con onestà il nome del giudice, c’è la "Scuola di formazione etico-politica Giovanni Falcone", fondata a Palermo già nel 1992 da Augusto Cavadi, dal compianto Nino Alongi e da cittadini/volontari che, da allora, offrono occasioni di studio e confronto critico sumafia e antimafia, sulla storia del Meridione e su altri temi cruciali. Nella consapevolezza che: “Non basta ‘andare dove ci porta il cuore’: bisogna usare la testa”, come scrive Cavadi. Che ci ricorda anche l’obiettivo prioritario dell’associazione: “Alfabetizzare i cittadini che intendono resistere alla barbarie e capovolgere i rapporti di potere fra corrotti e onesti. Infatti se la legalità democratica non si organizza e non si dà una strategia, resterà inevitabilmente soccombente e delusa.”

                                                                                                                                            

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