La mafia che uccide i suoi figli "Ecco come possono rinascere"
di Roberto Puglisi
La mafia divora i suoi figli. Li uccide nell'anima. Li spinge a camminare in un sentiero di spine. Ci sono quelli che seguono le orme del padre, dannati come lui nella perdizione. Lo onorano per disonorarsi. Ci sono quelli che vivono da persone perbene e che hanno, per fortuna, seguito altre strade, non senza pena.
La mafia secondo Cavadi
Venerdì 27 settembre 2019 ore 18:00
Sala Conferenze del Polo Culturale di Casa Maccari
"La mafia: cos'è davvero e come potrà estinguersi"
Incontro con Augusto Cavadi, fondatore dell'associazione di volontariato culturale "Scuola di formazione etico-politica Giovanni Falcone" di Palermo. Introduce e modera Barbara Tonzar.
A cura assessorato all'Educazione e Istruzione
Politiche Giovanili, Pari Opportunità,
Comunicazione e Partecipazione
Da "Il Piccolo" del 24/9/2019
Capire la mafia. Dal feudo alla finanza
WWW.NIENTEDIPERSONALE.COM
7.9.2019
CAPIRE LA MAFIA. DAL FEUDO ALLA FINANZA
Gli storici più letti sono anche abili scrittori: d’altronde, viceversa, i bravi letterati non sono narratori di storie interessanti? Ancora una volta Amelia Crisantino dà prova del suo duplice carisma nel recentissimo Capire la mafia. Dal feudo alla finanza (Di Girolamo, Trapani 2019, pp. 236, euro 18,00). Dico subito che raffinatezza stilistica e precisione chirurgica nei riferimenti documentali costituiscono il pregio e il limite del volume: lo rendono attraente agli occhi del lettore mediamente istruito in cerca di una sintesi panoramica di quanto appreso in anni di studi pluri-disciplinari, ma inficiano il desiderio dell’autrice di vederlo girare “fra i banchi di scuola” dal momento che presuppone conoscenze impossibili da chiedere a uno studente medio (il quale – per limitarmi a un esempio –avrebbe difficoltà a decifrare passi come: “l’intraprendenza della politica siciliana si esaurisce nel sollecitare afflussi di denaro pubblico e rivendicare autonomia nella gestione dei capitali. Sgradevole ma logica conseguenza è la crescita di un ceto terziario parassitario, che sostituisce il blocco agrario nell’ostacolare qualsiasi politica di rinnovamento”).