Il racconto dell'isola sconosciuta, di J. Saramago, Feltrinelli, Milano 2015.

Nota di Rosalba Leone

***Questo breve racconto mi ha colpito per l’abilità con cui descrive un modo di muoversi nella vita alla ricerca del senso, un modo di cercare ciò che non si sa, armati solo della convinzione della sua esistenza e della necessità di trovarlo.
Nel racconto al protagonista, e a noi nella vita, serve ostinazione per procurarci gli strumenti per intraprendere un viaggio di cui poco si sa: servono lunghe attese, senza battere ciglio, e molta audacia.
Per iniziare il viaggio occorre spostarsi dalla porta delle petizioni e passare attraverso quella delle decisioni.
Serve la volontà di compiere un’impresa per la quale non siamo preparati, e la sicurezza di poter imparare facendo.
È necessario, inoltre, fare come se si conoscesse ciò che si sta cercando, sapendo che lo conosceremo solo dopo averlo trovato.
L’isola infatti è un luogo che, sebbene si trovi fra tanti luoghi e cose conosciute, per noi rimane sconosciuta finché non la troviamo.
Infine va compreso che vogliamo trovare l’isola sconosciuta per sapere chi siamo: l’isola sconosciuta siamo noi stessi e la vita è un viaggio alla ricerca di sé.